IL NOSTRO SALUTO A LEO

Ospiti, operatori e volontari della struttura desiderano  salutare il caro amico Leo Sorci, che ci ha lasciato  martedì 26 gennaio, dopo sei anni di vita insieme.

Lo omaggiavamo, ricordando il suo ruolo attivo e importante nella vita sociale del suo paese Longiano, con l’appellativo “sindaco”,  ma lui con un sorriso rispondeva sempre ” non lo sono più da anni…ora sono solo Leo “.

Ci ha regalato la sua insaziabile curiosità, l’amore per la cultura e l’attenzione e sensibilità nei confronti di volontari e operatori impegnati nel sociale: i suoi discorsi in occasione di feste e ricorrenze sociali e comunitarie erano piccole perle di saggezza costruita con l’esperienza di vita.

Conserviamo il suo ricordo anche attraverso le parole con cui si presentò nel momento in cui venne a vivere con noi…

“Mi chiamo Sorci Leo e sono nato a Lizzano di Cesena il 26-7-1929; sono di origini contadine e sono vissuto in una famiglia con altri quattro fratelli e i miei genitori a Saiano dal 1933. Sono il primo di cinque fratelli. Dopo il passaggio del fronte ho iniziato un’attività nel sindacato a Cesena, nel 1954 mi sono trasferito a Longiano come responsabile della camera per il lavoro fino al 1964.

Il 15-12-1964 fui eletto sindaco di Longiano, tale impegno è stato  rinnovato per tre legislature fino al 15- 7- 1980. Terminato il mandato son tornato nel sindacato fino all’86, anno di pensionamento. Son diventato cittadino longianese e consulente volontario della CIA fino al  2005. Ho sempre collaborato col partito e posso dire di aver vissuto una vita impegnata e attiva, sono soddisfatto di aver trascorso la mia vita a servizio dei cittadini che ringrazio per il loro assenso e per avermi aiutato a portare avanti l’impegno di sindacalista e amministratore.

Ho studiato 3 anni di clarino al  conservatorio di Cesena, ho celebrato 513 matrimoni, amo la musica e ho un’estesa collezione di dischi dal jazz agli artisti italiani e stranieri degli anni ’60 -’70, ho viaggiato molto e ora sono qui presso la Casa d’Accoglienza A. Fracassi”